Detroit: Become Human

(io comunque amo Quantic proprio per il fatto delle mille possibilità )

A me da fastidio rivedere ottocento volte sempre le stesse cose senza nemmeno la possibilità di poter saltare una volta che l'hai già visto.

Beh quello sì Dadu

Detroit è diverso. Cambia parecchio da una scelta all'altra. Cambiano proprio location e pezzi di gioco: i livelli si modulano in maniere totalmente differenti.
Quello che si è costretti a rivedere in Detroit è davvero poco.
Ovviamente non parlo per esperienza diretta (non l'ho ancora rigiocato), ma ripeto, confrontando trofei (la loro descrizione) e i diagrammi del capitolo è palesissimo.

Ma solo io sono rimasto emozionato per le schermate iniziali?

Spoiler:

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Tornando alla trama:

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Si vero

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Comunque, a parte il cercare di farli sopravvivere (che viene istintivo proprio) fai le scelte che ti senti di fare, senza pensare troppo alle conseguenze che possono avere. Anche perchè non sempre la scelta che puoi fare forzatamente, sembrando quella migliore ai fini della trama, poi si rivela tale.

Lo so lo so

Spoiler:

Boh, non so quanto ci metterò a finirlo... contando che a malapena ci gioco un'ora al giorno, probabilmente finirò nel duemilacredici

In realtà è lunghetto...
Ma non è eterno ahimè.

Speravo in un'offerta con il Prime oggi... ma niente

Più ci gioco e più penso che siano i soldi meglio spesi...

Quantic è una certezza
Io ho sempre l'idea di aprire Quantic Dream Italia

Che Quantic sia una certezza ho i miei grossi dubbi...

Io non ho nessun dubbio invece, li adoro, per i loro giochi ma soprattutto per come ragiona David Cage.

De gustibus

@Chreezy perchè dici ciò? Non contesto per carità, ma argomenta

Quali giochi hai giocato tu della QD? Non lo ricordo
Io la seguo sin dagli albori (ovvero Fahrenheit su PS2 che fu uno dei giochi più innovativi dell'epoca).
Forse l'unico che è un pò meno "bello" è Beyond, a parer mio.
(che poi in totale sono solo 4 titoli )

Si ma Beyond pur essendo inferiore rispetto Heavy Rain ed ora Detroit non resta affatto un brutto gioco.
Diciamo che, con Beyond, secondo me c'erano idee belle che sono state "lasciate un po' indietro", ma resta un bel gioco.

Sono proprio i concetti, il tipo di gioco, la politica di Quantic Dream e le idee di David Cage a rendere Quantic una Software House ad un livello superiore a molte altre. Graficamente poi erano superiori già su PS3, hanno realizzato giochi che sembravano già di nuova generazione con anni di anticipo...

Argomento volentieri. Ho giocato 3 giochi su 4. @Kent

Trovo David Cage uno dei più sopravvalutati. Le sue opere sono solo delle buone storie e nulla più, non hanno nulla di nuovo, nulla di innovativo o rivoluzionario.
In un gioco in cui il punto forte è la narrativa mi aspetto qualcosa che mi coinvolga emotivamente, qualcosa che mi spinga a finire la storia (magari più volte), invece mi ritrovo con una storia dall'incipit si interessante ma che puntualmente nella parte media/finale va a farsi benedire.
Da quando viene riconosciuto dai più come il "Maestro Cage" il suo ego si è ingigantito e traspare dalle sue opere. Ha partorito due enormi progetti, quella roba orribile di nome Beyond e Detroit che non giudico perché ho provato giusto solo 10 minuti di demo, ma la grandezza del titolo penso sia indiscussa, la qualità non so non avendo provato il gioco completo.
Doveva fermarsi a ciò che gli riusciva meglio, storie verosimili ed emotivamente forti che seppur semplici coinvolgevano il giocatore e lo spingevano quanto meno a finire la loro personale run. Non per nulla Heavy Rain resta il suo miglior gioco, proprio perché contiene queste caratteristiche.

Ovviamente sono solo mie considerazioni personali, probabilmente pure sbagliate ma riprendendo la frase di Tita io le certezze le ho su altre software house e su altra gente, due su tutti Neil Druckmann e Cory Barlog.

Cage è da stimare e apprezzare non tanto per la trama dei suoi giochi (che può essere soggettiva), ma per il modo in cui vede i videogames.

E' uno dei pochi (se non l'unico) che si batte per rendere i videogames non mero intrattenimento, bensì una forma d'arte. Quantic se ne sbatte del mercato, realizza pochi giochi, li realizza pressoché perfetti e finché non sono in ordine non li fanno uscire.
A differenza di tutti gli altri, che regolano le uscite dei loro videogames non in base allo stato in cui si trova, ma in base alle fiere di settore e alle uscite di Natale. E noi spendiamo soldi per giochi buggati e ci tocca scaricare GB e GB di aggiornamenti e correzioni.
Oltre a questo, Cage ha praticamente eliminato il Game Over, cerca di lasciare il videogame completamente in mano al videogiocatore perchè, come diceva lui stesso in un'intervista, non gli piace l'idea che sia lo sviluppatore a scegliere per il giocatore.
Ovviamente anche queste sono idee condivisibili o meno (Dada stessa ad esempio diceva di preferire un gioco dove viene "guidato"). 
Per quanto mi riguarda, tutto questo mi basta per dargli la mia stima eterna. Oltre al fatto che amo i giochi Quantic.