Dear Esther

Il compito di descrivere Dear Esther è di una facilità estrema, quasi puerile. Al giocatore è richiesto solo di attraversare i livelli passeggiando e di ascoltare il protagonista che recita delle lettere apparentemente senza capo nè coda, indirizzate a una certa Esther (da cui il titolo). L'unica interazione è una torcia elettrica che il protagonista accende automaticamente quando entra in ambienti bui e che serve a... nulla. Volendo ci sarebbe anche la possibilità di zoomare cliccando sul tasto sinistro del mouse, ma è veramente tutto qui. Capirete bene da soli che, se cercate un videogioco tradizionale, potete anche guardare altrove senza remore. Dear Esther nasce nel 2007 come una mod di Half-Life 2, realizzata per un progetto universitario dell'Arts & Humanities Research Council. Il progetto artistico, nella sua semplicità, piace talmente tanto che gli autori ottengono un finanziamento dall'Indie Fund per svilupparlo e farlo diventare un prodotto autonomo. All'autore originale, Dan Pinchbeck, si aggiunge una figura chiave, l'artista Robert Briscoe, cui dobbiamo, tra gli altri suoi lavori, lo stile visivo di Mirror's Edge. Briscoe riprende quanto fatto con la mod e riplasma il mondo di gioco come fosse uno scultore davanti a un blocco di marmo appena scalfito dallo scalpello di un altro artista. La colonna sonora viene invece realizzata dalla talentuosa Jessica Curry, che interpreta l'azione creando brani di grande impatto emotivo e perfettamente legati con i testi scritti da Pinchbeck. Insomma, avete sicuramente capito che a Dear Esther hanno lavorato giovani che hanno talento da vendere e che, dal punto di vista audiovisivo, hanno realizzato un lavoro eccezionale. Rimane però aperta la domanda fondamentale: come fa a piacere un gioco che, in fondo, è solo una lunga marcia?


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Sarà anche suggestivo....ma la domanda è: perché??

Bella domanda, non ho mai provato questo gioco

Mah...
E mi ispira pure!

°Tita° ha scritto:

Mah...
E mi ispira pure!

Sapevo che saresti stata curiosa

Sì beh a me 'ste cose un po' strane e malinconiche di solito piacciono

°Tita° ha scritto:

Sì beh a me 'ste cose un po' strane e malinconiche di solito piacciono

Se devo essere sincero ho visto l'inizio ed è davvero particolare

Uuuuuh, Dear Esther arriva anche su PS4 con quella che si chiama Landmark Edition! Ecco qua il trailer di lancio Sono curiosa riguardo a questo gioco, è disponibile da oggi su PlayStation Store a 9,99 euro ed è già scontato del 20% (quindi 7,99 euro) per gli abbonati Plus. Quasi quasi approfitto

Ma consiste solo nell'ascoltrare lettere mentre si cammina?  
Di solito sono un giocatore abbastanza sfaticato, ma fino a questo punto non saprei

Penso sia simile ai vari simulatori di camminata, anzi è pure più vecchio questo mi sa...rispetto a Firewatch, The Vanishing Of Ethan Carter, Everybody's Gone To The Rapture ecc...

Sì ma nella descrizione nel primo topic si parla solo di girare e ascoltare. Nessunissima interazione. Possibile?

Possibile, ma per me non fa differenza, mi piace non fare nulla ahahahahah

Io attendo il tuo responso... poi valuto.

Ah ah ah, sto scaricando, poi lo provo e diffondo il verbo ahahahahah

Io l'ho voluto per talmente tanto tempo... che alla fine non mi ricordo se l'ho preso su Steam oppure no

Ora controllo

Ah ah ah ah ah ottimo

Confermo che ce l'ho  Da luglio 2015 pare

Ah beh, allora nel duemilamai lo giocherai li ah ah ah

Oggi ho iniziato e finito Dear Esther, mi è piaciuto più che Everybody's Gone To The Rapture (sempre di Chinese Room), la storia lascia molto all'interpretazione e il gameplay è ancora più ridotto. Questo tra l'altro è il titolo che ha fatto nascere il genere dei cosidetti "walking simulator", si cammina, si esplora, si guarda, si ascolta e si può solo fare lo zoom con quasi qualsiasi tasto del pad. Le cose che mi hanno colpito di più sono il sonoro e l'ambientazione, ci sono degli scorci che ho trovato bellissimi (specialmente in uno dei livelli). Le musiche sono molto evocative, ma solo gli effetti sonori mi sono piaciuti. Io ho giocato con le cuffie e in alcuni momenti di silenzio senti il fischio del vento nelle orecchie, i passi sulla sabbia, sembra proprio di essere lì. Purtroppo non è il tipo di gioco consigliabile a tutti, sia perché non si fa nulla che perché è completamente doppiato e sottotitolato solo in inglese.

Mmm...
Praticamente è come fosse un romanzo esplorativo. Devi solo camminare e ascoltare.
Non so se mi potrebbe risultare noioso, però mi piacerebbe provare il genere. Anche per pura curiosità.
Peccato non ci sia una demo.

Beh, il genere è lo stesso di Gone Home, Everybody's Gone To The Rapture, Firewatch, The Vanishing Of Ethan Carter ecc...solo che in questo caso l'interazione è ancora più ridotta all'osso.

Appena Marito mi occupa la tv, me lo giuoco su Steam... visto che ho scoperto che lo avevo comprato

Me ne aveva parlato Irs e dopo averlo visto scontato sul PS store a 3,99€ mi sono decisa a prenderlo. Ho iniziato a giocarci giusto un'oretta fa e devo dire che è molto molto suggestivo. Le ambientazioni sono molto particolari, viene proprio da fermarsi e ammirare tutto ciò che c'è attorno a noi. Purtroppo però fatico parecchio a comprendere i testi. Sapevo che era completamente in inglese, ma non pensavo fosse così difficile... sono parecchio arrugginita con l'inglese  e mi duole ammettere che della trama non sto capendo nulla.
Accidenti! Proprio non so come fare a questo punto