Ero convinta che qualcuno avesse già aperto il topic e invece non ho trovato niente.
Quindi, visto che stasera per staccare da mesi in cui ho giocato solo a Just Cause 3 e Rise per platinarli, l'ho iniziato.
Layers of Fear è un horror psicologico in prima persona, sviluppato da un team polacco, il Bloober Team, che non ha mai nascosto di essersi ispirato a P.T., l'ormai celeberrimo trailer giocabile che doveva portare al cancellato Silent Hills (e di questo non voglio parlare più, sto ancora male).
Chi ha giocato P.T. sa già più o meno di cosa stiamo parlando.
Esplorazione in una casa vuota, senza armi o scontri o nemici per scoprire cos'è successo alla famiglia che la abitava. Solo pura esplorazione e raccolta di indizi sotto forma di lettere, appunti, fotografie, disegni e di tanto in tanto "echi dal passato", ossia oggetti che scatenano dei ricordi.
"Scopo" del gioco è ricomporre il dipinto che il presunto protagonista ha realizzato e che si trova nel suo studio. Nello stesso studio c'è un armadio con cinque antine, ognuna delle quali conterrà un "pezzo" che ricompone il quadro.
Queste le basi. Il gioco inizia in una villa tutto sommato normale, con il classico temporale fuori dalle finestre, di notte. Ovviamente.
Dopo una prima esplorazione delle stanze ci si chiede "ma quindi"? E in effetti per un po' non succede molto. Finché non si arriva appunto allo studio del pittore.
Da quel punto l'esplorazione cambierà completamente. Ad ogni porta aperta ci si ritroverà ad esplorare ambientazioni che letteralmente cambiano sotto gli occhi del giocatore.
Dove prima c'era un muro compare una porta, dove prima c'era un dipinto ora non c'è niente, si entra da una porta e ci si ritrova in una stanza chiusa e vuota, ma basta girarsi un momento e guardarsi intorno per veder comparire altre porte, o oggetti, o voci inquietanti di ogni tipo. Quadri che si sciolgono, soffitti che crollano, stanze che si deformano, pianti, risate, voci infantili... di tutto.
Davvero ansiogeno, perché andando avanti si perde completamente il senso di dove ci si trova, di dove si sta andando. Tutto quello che si può fare è continuare ad aprire porte, ad esplorare stanze e corridoio, ad aprire ogni cassetto e ogni mobile che si incontra. Sempre con l'ansia che alle nostre spalle stia succedendo qualcosa.
E infatti c'è sempre la voglia di girarsi a guardare... ma con la paura di scoprire quello che potrebbe esserci.
La curva della paura è ascendente. Infatti all'inizio non succede niente, poi piano piano le cose peggiorano sempre di più e si inizia a fare qualche salto sul divano.
Fino ad arrivare a fasi in cui i momenti di tensione sono sempre più numerosi e più ravvicinati.
Ho giocato la prima ora con Marito che guardava e lui, fifone dichiarato, è comunque rimasto incollato, anche se con l'ansia e facendo qualche salto di paura di tanto in tanto.
Ma la seconda ora di gioco è stata sempre peggio, quindi meno male che è andato a dormire perché adesso di salti ne ho fatti io parecchi! Complice anche il fatto che ci sto giocando al buio e con le cuffiette...
Infatti adesso ho avuto bisogno di pausare un momento e sono venuta qui a scriverne a caldo!
In conclusione... io ovviamente già lo adoro! Si sa che da anni vado a caccia di videogames che mi facciano spaventare.
La trama non sembra niente di particolarmente originale ma non avendolo finito preferisco non pronunciarmi. Magari c'è il colpo di scena finale.
Graficamente è rifinito davvero bene, il sonoro è ottimo sia come suoni d'ambiente sia come musica (quest'ultima a volte risulta un po' ripetitiva) e la componente spavento c'è, quindi promosso!
Certo non ci si deve aspettare un gioco di enigmi o azione, perché non è di questo che stiamo parlando!