Prince of Persia (Serie)

Prince of Persia nasce come gioco a piattaforme nel lontano 1989, distribuito prima per Apple Macintosh e poi per molte altre piattaforme, tra cui MS-Dos per PC, Amiga, GameBoy e il Nintendo Entertainment System. Fu visto come un grande passo avanti nella qualità dell'animazione dei videogiochi. L'autore Jordan Mechner, per raggiungere tale risultato, si servì di una tecnica chiamata rotoscoping. Un'altra novità era rappresentata dal tipo di combattimento: il protagonista ed i nemici lottavano con la spada, non con armi a proiettili, come era solito nei giochi ad esso contemporanei.
La storia era semplice: un principe di Persia doveva salvare una principessa tenuta prigioniera dal visir cattivo in soli 60 minuti partendo dalle prigioni sotterranee per poi arrivare nella torre più alta.
Questo gioco non teme il tempo ancora oggi: nel 2000 E' stato rilasciato in versioni Java per cellulari, il web è pieno di versioni free giocabili tramite flash player dal browser Internet e pochi anni fa con un restyling HD sulle consolle di terza generazione e palmari.

Nel 1993 viene rilasciato un seguito chiamato Prince of Persia 2 - The Shadow And The Flame per MS-Dos, Mac-OS e Super Nintendo.
La trama inizia dove è finito il primo capitolo ma la felicità del principe di Persia dura solo per undici giorni. Una mattina, mentre si reca nella sala del trono, il Principe vede che a fianco del Sultano e della Principessa è apparso un ragazzo identico a lui. Si tratta nientemeno che del visir Jaffar il quale, scampato alla morte, ha preso le sembianze del principe per vendicarsi su di lui e ottenerne la morte. Al vero Principe non resta altro da fare che scappare attraverso la finestra per evitare l'arresto.
A livello di gameplay non si discosta dal suo predecessore tranne per il fatto che ora il giocatore ha a disposizione 75 minuti per completare l'avventura.

Sebbene il primo titolo è sempre rimasto conosciuto ed apprezzato da molti giocatori, per parecchi anni nessun nuovo titolo ha visto la luce.
Con l'avvento delle consolle di seconda generazione Ubisoft sviluppa e lancia con successo la trilogia delle sabbie del tempo.

Nel 2003 Ubisoft Montreal lancia sul mercato Prince of Persia - Sands of Time (Pince of Persia Le Sabbie del Tempo - PC, PS2, Xbox e GameCube) ed è subito un successo.
La storia, pur trattandosi sempre di una principessa da salvare dal visir cattivo e di un regno da riconsegnare nelle mani di un sultano usurpato dal trono, trova l'introduzione delle sabbie del tempo che accompagneranno il principe in tutta la trilogia.
Sono proprio le sabbie che hanno causato la decadenza del regno, ma sono sempre loro che rendono il gioco particolare e avvincente: il principe potrà usarle a suo vantaggio per tornare indietro nel tempo e rimediare agli errori commessi in precedenza oppure per sferrare attacchi micidiali.
Ogni gioco della trilogia infatti, memorizza gli ultimi secondi di gameplay permettendo al giocatore di tornare indietro sui suoi passi ed evitare una morte improvvisa in relazione alla quantità di sabbia posseduta.
Il gioco si presenta innovativo anche nei combattimenti e nelle abilità del principe: lo si può ammirare in svariate combo e mentre corre sui muri sfidando la forza di gravità.
Come nel primo capitolo a piattaforme, in questa trilogia il principe per recuperare energia deve bere, in questo caso acqua.
La grafica si presenta particolarmente generosa tra ricchezza di dettagli e scenari persiani da cartolina.

Un anno dopo (2004) Ubisoft rilascia il secondo capitolo della trilogia intitolato Prince of Persia - Warrior Within (Prince of Persia Spirito Guerriero - PC, PS2, Xbox e GameCube).
La trama inizia a sette anni dall'avventura di Azad, durante la quale il principe ha usato il potere delle sabbie del tempo per riavvolgere il corso degli eventi e sfuggire al proprio destino. Proprio per questo motivo il principe si ritrova braccato dal Dahaka, il leggendario guardiano del tempo, una bestia spaventosa il cui compito è fare in modo che la storia segua il suo giusto corso.
Per questo motivo il principe si lancia alla volta dell'isola del tempo per scovare l'imperatrice che ha creato le sabbie del tempo, viaggiare nel passato e impedire la creazione delle sabbie per sfuggire al suo destino.
Seppur il gameplay resti invariato il gioco assume uníaria più cupa e presenta qualche nuova chicca: attivando dei portali il principe avrà la possibilità di spostarsi nel tempo, vedere gli scenari attorno a se deperire oppure tornare al loro antico splendore, rendendo possibile l'accesso a zone prima irraggiungibili.
Inoltre il gioco mostra un finale alternativo se durante l'avventura il giocatore ha preso tutti i potenziamenti.

Nel 2005 esce l'ultimo capitolo che chiude la trilogia delle sabbie del tempo: Prince of Persia - The Two Thrones (Prince of Persia i Due Troni - PC, PS2, Xbox e GameCube).
La storia di questo capitolo comincia dal finale alternativo di Spirito Guerriero nel quale il principe uccide il Dahaka e riesce con successo ad alterare il destino di Kaileena (l'imperatrice del tempo). Mentre sono su una nave vengono attaccati e Kaileena fatta prigioniera. Il principe scopre che avendo prevenuto la creazione delle sabbie del tempo, gli eventi del primo gioco non sono mai accaduti quindi il visir non è mai stato ucciso. Appena il principe trova il visir vengono rilasciate le sabbie del tempo, che mutano i soldati del visir in mostri di sabbia e il principe stesso creandogli una doppia personalità...
Il gioco rimane fedele ai precedenti in tutto, tranne che per un'innovazione: l'attacco silenzioso e furtivo.
E' ormai tempo di cambiamento

Qualche mese dopo líuscita del gioco principale (Prince of Persia - Spitiro Guerriero) vengono rilasciate le edizioni per consolle portatili: Prince of Persia Battles per Nintendo DS e Prince of Persia Revelations per PSP.

Prince of Persia - I due Troni viene pubblicato per psp e riadattato su Wii sotto nome di Prince of Persia - Rival Swords.

Nel 2011, in esclusiva per PS3, esce l'intera trilogia rimasterizzata in HD con supporto di 3D stereoscopico.

Tre anni dopo l'ultimo capitolo ufficiale il principe cambia stile ed è pronto ad approdare sulle consolle di terza generazione.
Prince of Persia (Pc, Xbox360, Ps3), soprannominato Prince of Persia 2008 per non confonderlo col primo arcade, si distacca completamente dalla serie prcedente, presentandoci un principe solo di nome che in realtà è un vagabondo predatore di tombe... qualche cameo sulla vecchia serie c'è sempre (basti pensare al nome dell'asina ad inizio gioco).
Il principe sperduto nel deserto si imbatte in Elika, la principessa del regno in cui si svolge la vicenda, e insieme raggiungono il tempio in cui è custodito l'Albero della Vita, la prigione magica del dio del caos Ahriman. Per un motivo che si scoprirà durante la partita, il padre di Elika libera Ahriman, disperdendo la corruzione, che porta devastazione e morte nei luoghi in cui si diffonde liberando i servi del dio. Il nostro compito sarà proprio quello di "risanare" i suoli fertili infettati dalla corruzione, usando la magia che si scopre possedere Elika, e imprigionare Ahriman.
Il gioco possiede uno stile grafico in cel shading, molto differente dagli altri capitoli e regala al giocatore un'esperienza visiva quasi mistica che, con l'accostamento del comparto sonoro, rende il gioco poesia pura per gli occhi e le orecchie, seppur dopo un po' la meccanica di gameplay diventi ripetitiva.
Vengono privilegiati gli scontri contro singoli nemici e non i combattimenti di massa come avveniva precedentemente.
Per quanto il gioco fosse innovativo e il DLC ad esso abbinato Epilogo facesse pensare a dei seguiti, non avendo riscontrato un grande consenso dal pubblico, Ubisoft ha accantonato il progetto.
Viene rilasciata una versione differente per Nintendo DS chiamata Prince of persia - The Fallen King la cui storia comincia subito dopo gli eventi del DLC (Epilogo).

Nel 2010 viene pubblicato Prince of Persia: The Forgotten Sands (Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate - Pc, Xbox360, Ps3), l'ottavo capitolo della serie. E' un midquel che si inserisce nella trilogia (già conclusa) delle "Sabbie del Tempo", collocandosi cronologicamente tra Prince of Persia: Le sabbie del tempo e Prince of Persia: Spirito guerriero.
Dopo le avventure ambientate ad Azad, il Principe viene inviato dal fratello maggiore Malik, il quale governa una provincia persiana ai confini dellíimpero. Ma una volta giunto alla meta, il giovane trova il regno sull'orlo della rovina: un esercito ben più potente e numeroso di quello di Malik sta assediando il dominio fraterno attratto da un "segreto" che fa gola a tutti i regni vicini. Durante l'assedio da parte dei nemici il principe Malik decide di liberare proprio quel segreto tanto agognato dai suoi antagonisti: il leggendario esercito del mitico Re Salomone, numeroso come i granelli di sabbia nel deserto.
Per la realizzazione di questo episodio è stato impiegato il motore grafico Anvil, lo stesso utilizzato per Assassin's Creed II.
Rispetto al precedente capitolo del 2008 questo episodio ripropone le dinamiche classiche della saga. Tuttavia non si tratta di una semplice trasposizione dei vecchi capitoli sulle console di ultima generazione, bensì di un notevole aggiornamento delle dinamiche di gioco, grazie anche all'introduzione di nuovi poteri (come il controllo sui quattro elementi) che rendono le scene di esplorazione e di combattimento molto più varie.
Oltre queste nuove abilità, è stato riproposto il riavvolgimento del tempo, elemento classico della saga. Questa volta però, tale potere non viene donato dal pugnale del tempo, bensì dalla Regina Razia. Tutti i poteri del Principe posso inoltre essere potenziati con i punti esperienza ottenuti durante le battaglie.
Vengono rilasciate anche le versioni per Psp, Nintendo Wii e Nintendo DS che, seppur mantenendo lo stesso titolo e la stessa boxart, differiscono dalla release per consolle e pc (e tra loro stesse) sia per storia, grafica e gameplay (la versione Psp è addirittura quasi un platform).

Dal 2010 ad oggi Ubisoft non ha confermato di avere in cantiere un nuovo capitolo della serie. Qualche tempo fa in rete è comparso uno screenshoot che si pensava fosse tratto da un nuovo Prince of Persia:

Ma il gennaio scorso è stata rilasciata una dichiarazione ufficiale:

Prince of Persia è in pausa di riflessione. A dirlo è Yannis Mallat di Ubisoft. Questo non significa che sta flirtando con un'altra software house, ma semplicemente che non ci sono giochi in via di sviluppo riguardanti il marchio. Il motivo è semplice e fa parte delle politiche di sfruttamento della proprietà intellettuale: dopo una produzione serrata di titoli legati al Principe, Ubisoft lo sta lasciando respirare il brand. Questo significa che potrebbe riapparire quando meno ce lo aspetteremo. Ubisoft lo assicura: i fan non resteranno a bocca asciutta.

Staremo a vedere che succede.